La Storia di
Porto Cesareo
Terra di mare, di spiagge, di storia e di arte. Porto Cesareo è uno dei gioielli della costa ionica del Salento. Un piccolo paese di circa 5.800 abitanti che durante il periodo estivo viene preso d’assalto da migliaia di turisti grazie ai 17 km di costa.
Resa famosa per il boom turistico di cui si è stata protagonista, la località di Porto Cesareo affonda le proprie origini in epoche antiche: il ritrovamento di alcune colonne monolitiche in mare testimonia che fosse già abitata ai tempi dei romani, con il probabile nome di Porto Sasinae. Alcune tracce di civiltà, addirittura preistorici, farebbero pensare che la cittadina sia ancora più antica: i resti del villaggio della vicina zona chiamata “Scalo di Furnu”.
La posizione geografica ha da sempre donato a Porto Cesareo la funzione di scalo portuale e di comodo snodo commerciale nel Mediterraneo, specie per prodotti agricoli come olio e grano. Nel X secolo alcuni monaci basiliani costruirono un’abbazia e la zona iniziò, quindi, ad essere maggiormente abitata, fino ad arrivare alla costruzione, nel Cinquecento, delle 7 torri di avvistamento (4 nelle immediate vicinanze di Porto Cesareo: Torre Cesarea, Torre Chianca, Torre Castiglione e Torre Lapillo) che, sparse sulla costa ionica, servivano a difendere il territorio dai continui attacchi turchi e saraceni. Queste costruzioni caratterizzano ancora oggi le località salentine, da sempre oggetto dell’attenzione dei popoli vicini. Tali attenzioni, per fortuna e con il passare del tempo, si sono trasformate in turismo. Durante il periodo fascista, infatti, la zona subì un’importante opera di bonifica e ciò contribuì pesantemente alla sua crescita demografica, economica e di conseguenza turistica.
Oggi Porto Cesareo, che costituisce un Comune a sé, comprende un territorio che si estende da Torre Inserraglio a sud a San Pietro in Bevagna a nord, e con i suoi 17 Km di costa, come detto, costituisce una delle mete preferite dai salentini e non. Il nome è dovuto proprio a Torre Cesarea, antica torre di avvistamento che si trova nella parte meridionale della località. La struttura presenta un forma quadrangolare, con un’altezza di16 metri ed una lunghezza laterale di 21,50 e mezzo. La sua imponenza permette oggi di ospitare gli uffici della Guardia di Finanza. Altre tesi, legate all’etimologia del borgo, sostengono che il nome derivi dalla devozione a Santa Cesarea o dal suo primo edificatore Cesare.
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In ogni caso ciò che caratterizza principalmente la località è la ricchezza degli aspetti naturali di cui dispone, dalla qualità del mare alla bellezza dei fondali marini, dalla tipica macchia mediterranea dell’entroterra all’incanto delle spiagge caraibiche del litorale. Ricchezza naturale che ha permesso, nel 1997, di costituire l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, la terza a livello nazionale per grandezza, al fine di tutelare, preservare e valorizzare l’importanza ambientale della zona e della costa cesarina.
Dal punto di vista artistico-culturale, Porto Cesareo presenta diversi monumenti e attrazioni degne di nota. Una di queste è, senza dubbio, l’antica Chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso, costruita nel 1880 su indicazione del vescovo di Nardò, Michele Mautone. Egli volle ampliare la casa religiosa del posto che fino ad allora era rappresentata dalla piccola cappella di Santa Cesarea, che ancora oggi è possibile ammirare a fianco della chiesa.
In stile neoclassico, la struttura religiosa presenta una facciata caratterizzata da due paraste doriche e da un timpano triangolare. Anche l’interno è semplice ed essenziale, tanto da presentare una sola navata centrale arricchita da una volta a stella, e due nicchie laterali con statue raffiguranti, naturalmente, la Madonna del Perpetuo Soccorso e Santa Cesarea.
Da sottolineare la presenza del Museo di Biologia Marina (in via Vespucci, 13) che comprende un’esposizione di 900 reperti che spiegano la vita e l’habitat della flora e della fauna marina e che rappresenta un’importante punto di riferimento per la facoltà di biologia dell’Università degli Studi di Lecce.
Presso il porticciolo si può, infine, ammirare il ‘monumento al pescatore’, statua di una donna che simboleggia la moglie che attende trepidante il ritorno dal mare del marito pescatore. L’opera è saltata agli onori della cronaca per degli equivoci legati alla sua promozione tramite personaggi famosi come Manuela Arcuri, ma altro non è che un atto di celebrazione a quella che per lungo tempo è stata l’attività principale di Porto Cesareo, cioè la pesca.
Volente o nolente, l’effetto pubblicitario della vicenda ha sortito i suoi effetti, contribuendo alla popolarità sempre maggiore di questa località, favorita comunque dalla bellezza incontrastabile dei tantissimi punti balneari che possiede: i suoi 17 km di costa sono infatti ricchi di insenature affascinanti, lunghe spiagge dorate, lidi attrezzati che richiamano amanti del mare provenienti da tutta Italia, e non solo. Porto Cesareo ha imparato negli anni ad accogliere nel migliore dei modi queste ondate turistiche, con strutture moderne, stabilimenti balneari, servizi confortevoli che vanno oramai a costituire un’offerta di assoluta qualità. Offerta adatta ai più giovani che cercano il divertimento sfrenato nei locali, nei lidi e nelle discoteche, ai più adulti che al contrario cercano tranquillità e buona cucina, agli sportivi che vanno a caccia di nuove emozioni tramite escursioni e sport acquatici… Benvenuti a Porto Cesareo, benvenuti nell’estate salentina!